E' giunta l'ora di parlare del miglioramento delle
prestazioni atletiche, il raggiungimento del quale tanto ci fa penare!
Ma non fatevi prendere per il naso, il miglioramento
delle prestazioni è frutto dell'allenamento, della fatica e dell'impegno,
anche se esiste un limite che trascende l'impegno e che siete voi stessi,
cioè il vostro limite fisico, costituzionale oltre il quale potrete
andare solo in sogno o con lo sconsiderato uso di farmaci e sostanze
(avete mai sentito parlare di doping ?) che non si pagano con i soli soldi
ma con la vostra salute!
Quello che però si può fare è di potenziare al
massimo le vostre limitate o speciali strutture, di esprimere al massimo
le vostre limitate o speciali potenzialità, di utilizzare al meglio il
vostro organismo a qualunque livello siate. Per arrivare a ciò occorre
però possedere un organismo sano, sollecitato "quasi"
esclusivamente dall'allenamento e non da stress eccessivo o da
un'alimentazione scorretta o dall'uso di farmaci o sostanze intossicanti.
Infatti non di rado è sufficiente sollevare
l'organismo da pesanti compiti digestivi o di eliminazione tossinica per
permettergli di utilizzare l'energia "risparmiata" per altre
prestazioni: avete mai fatto il vostro personale dopo il pranzo di Natale
?

Le sostanze in grado di tirarvi fuori il massimo sono
molte e tra queste senz'altro la prima è il GINSENG.
Il Ginseng, o meglio la sua radice, sembra avere
numerose e interessanti proprietà più o meno scientificamente
dimostrate, ma senz'altro molto evidenti.
Ricercatori di vari paesi nel mondo gli attribuiscono
un'azione immunostimolante, importanti effetti sul metabolismo dei
carboidrati e lipidi ma cosa ancora più interessante viene considerato un
adattogeno.
E' cioè in grado di migliorare l'adattabilità
dell'organismo alle diverse sollecitazioni endogene o esogene (cioè
provenienti dall'interno o dall'esterno dell'organismo stesso). Poiché
l'allenamento altro non è che un processo di adattamento, l'utilizzo del
ginseng facilitando tale adattamento, può risultare utile nell'accelerare
la risposta ottenendo un più alto effetto allenante da specifici stimoli.
Un'altra importante azione è data dalla sua capacità
ad inibire l'aggregazione piastrinica: questo effetto determina una
maggiore fluidità del sangue che meglio scorre anche a livello del
microcircolo muscolare portando ossigeno ad un più alto numero di fibre e
drenando meglio i cataboliti (essenzialmente lattati) prodotti dall'azione
muscolare.
Ma ATTENZIONE non è tutto oro quello che luccica!

Il ginseng contiene una complessa miscela di sostanze
diverse e potenzialmente attive e va considerato come un vero e proprio
farmaco (anche se naturale) con tanto di sindrome da sovradosaggio
caratterizzata da ipertensione, eruzioni cutanee, diarrea, insonnia,
nervosismo, debolezza e tremori. Tali effetti sono prodotti dall'abuso o
comunque dal superamento delle dosi consigliate per tempi non
necessariamente lunghissimi. Ma il ginseng non è uno solo e a seconda
della qualità gli effetti possono risultare più o meno intensi.
Il Panax ginseng, o ginseng Asiatico,
essenzialmente cinese o coreano è senz'altro il più attivo ma anche
quello con la maggiore possibilità di effetti indesiderati. Più
maneggevoli per chi non ha molta esperienza sono l'Eleutherococcus
senticosus, o ginseng Siberiano, e il Panax quinquefolius, o
ginseng Americano. Questi ultimi due possono essere utilizzati con
maggiore tranquillità, pur possedendo comunque un'ottima azione. Azione
comunque che non si manifesta, per tutti i tipi, nell'immediatezza proprio
per le sue caratteristiche di adattogeno e non di "droga".
Purtroppo però, troppo spesso, ascolto le lamentele di
atleti che non riescono a "vedere" gli effetti dell'uso del
ginseng anche dopo tempi ragionevolmente lunghi: un'indagine recente ha
messo in evidenza che il 50-70% dei prodotti a base di ginseng attualmente
in commercio sono estremamente diluiti o comunque adulterati, perciò attenti
nella scelta!
Per il nostro fine è sufficiente utilizzare il ginseng
due o tre volte l'anno durante i periodi di maggior carico di lavoro per
periodi comunque non più lunghi di 30-40 giorni. Gli effetti cominciano
ad essere evidenti dalla terza settimana dall'inizio dell'assunzione ma si
protraggono a lungo. Partendo dal presupposto che state aiutando il vostro
organismo a lavorare nelle migliori condizioni e non a sfruttarlo al
massimo (vedi microfratture da stress, sindrome da sovrallenamento,
tendiniti e così via) la sensazione che avrete sarà di sopportare meglio
e recuperare bene e prima i lavori previsti dal vostro programma.
E' consigliabile un dosaggio di 500 mg. di
Eleuterococco o di ginseng Americano al mattino prima di colazione. Se
avete la fortuna di reperire la radice intera tagliatene un dischetto (più
o meno dello stesso peso) mettetelo in infusione in acqua bollente in un
thermos la sera e bevetene il contenuto al mattino successivo mangiando
anche il pezzo di radice (è amaro). Se trovate la radice polverizzata
(attenzione alle truffe) mandatene giù un cucchiaino con un po' d'acqua.
(SEGUE)