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MEZZA MARATONA DI ROMA 2019: TUTTO "QUASI" PRONTO
Sull'onda dei ritardi burocratici non neghiamo di essere in
difficoltà rispetto alla pianificazione della terza edizione della
Mezza Maratona di Roma, evento per cui è stato richiesto
l'inserimento in calendario nazionale Fidal per il prossimo 15
giugno sera. Come, forse, tutti sanno la limitazione, deliberata
dalla stessa federazione lo scorso anno, su quante maratone e mezze
possa una città ospitare ogni anno impone all'organizzatore di
chiedere preventivamente il nulla osta dell'amministrazione comunale
per organizzare una mezza maratona che non abbia già tre edizioni
consecutive di svolgimento.
A tal proposito, nel rispetto della procedura, abbiamo inviato il 2
ottobre una terza Pec all'Assessore alo Sport di Roma Capitale
Daniele Frongia, al Presidente della Commissione Sport di Roma
Capitale Angelo Diario e, per conoscenza, ai livelli nazionali e
regionali della Fidal. Tale ultima richiesta fa seguito ad una prima
inviata il 20 giugno (quindi subito dopo lo svolgimento della
seconda edizione, il 16 giugno u.s., quasi cinque mesi fa) e ad una
seconda il 4 settembre. Tutte motivate dalle ovvie necessità che ha
un evento di promuoversi, di pianificare tecnicamente,
logisticamente ed economicamente, di permettere ai runner una data
certa per programmare la partecipazione; tutti elementi essenziali
per proporre il meglio ai pubblici di riferimento e per trovare le
migliori soluzioni anche per i cittadini che di gare podistiche non
vogliono sapere (in una democrazia non si può pretendere il consenso
del 100% delle persone!).
Insomma, tempi e modi idonei per offrire alla città un servizio di
qualità e nel rispetto delle libertà di tutti. Probabilmente
qualcuno pensa che gli eventi sportivi di tale portata si possano
organizzare, nel complesso, anche con pochi giorni di tempo sia per
calendarizzare la gara che per chiudere e trovare le sinergie con le
aziende sponsor, produrre i materiali, organizzare la vigilanza, il
servizio cronometrico, il piano di assistenza e sanitario. E tutto
questo aggiungendo la "novità" delle nuove regole in materia di
security e safety. Ebbene non e' così, come così non funziona a
Berlino, Parigi, Londra ed in molte altre città! Un allegro
allenamento di gruppo, con qualche decina di persone, si può
organizzare in pochissimo tempo e chiunque è in grado di farlo. Ma
qui parliamo di una cosa totalmente diversa. Tra gli eventi che si
svolgono nella Capitale la Mezza Maratona di Roma genera un indubbio
indotto economico a favore della città e ogni giorno di attesa e
incertezza genera un danno.
Solo per la cronaca, sottolineo che comunicheremo sempre e
soprattutto il dato degli arrivati (è solo un accorgimento furbesco
comunicare solo ed esclusivamente i presunti iscritti...): la prima
edizione della Mezza Maratona di Roma ha avuto 4.510 finisher, la
seconda 3486 (entrambe le edizioni, in particolare l'ultima, con
notevoli ritardi sui permessi); questa terza edizione, e si è
intuito il (tanto per usare un eufemismo) "leggero" ritardo, ha
buone possibilità di raggiungere una migliore qualità e maggiori
numeri. Già tante le richieste di info per le iscrizioni,
soprattutto dall'estero. Abbiamo anche dato massima disponibilità a
rafforzare la necessaria calibratura per mettere a sistema le
esigenze tecniche con quelle complessive di ordine pubblico
mantenendo sempre la peculiarità di valorizzazione dell'obiettivo di
"turismo sportivo".
A questo punto rimaniamo in attesa che l'Amministrazione capitolina,
con il supporto della sua "cabina di regia", si pronunci. Con la
convinzione che le dichiarazioni pubbliche di ieri da parte del
Presidente Diario ("...le mezze maratone invece possono essere
tante.") siano la posizione ufficiale in merito.
"Anche la Speme, ultima Dea, fugge i sepolcri".
Enrico Castrucci
Presidente Italia Marathon Club
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