Dal 1998, tanti tentativi di imitazione!                       

 





 

 

ALLENIAMOCI

Alleniamoci
con.....
Daniele Lanzarone

 

Il percorso si svolge quasi interamente nel Parco della Caffarella,in pratica l’estremo più occidentale del più grande Parco dell’Appia Antica.La porzione del Parco interessata è la destra,per capirci dalla parte dell’Appia Antica,dell’Appia Pignatelli e del Vicolo S.Urbano.

Partendo dalla Chiesa del “Domine Quo Vadis?” si percorrono circa 150 metri di lievissima salita sugli “olimpici” sanpietrini dell’Appia Antica tenendosi sulla sinistra e si entra subito nel Parco,imboccando il Vicolo della Caffarella.Si prosegue a questo punto in piano su asfalto tra le ville lungo il vicolo per circa 400 metri,fino ad imboccare il Parco vero e proprio,delimitato dala cancellata,dove il largo sentiero propone il primo strappetto,con una salitella discreta di circa 250 metri,dopo la quale ci attende una lieve discesa per recuperare,in attesa del lungo falsopiano in salita che ha inizio nei pressi del vecchio Mulino e che termina nei pressi del Ponticello sul Torrente Almone.Ci si tiene sempre sul sentiero di destra che prosegue con un’altra breve salita di circa 250 metri,per poi proseguire per un tratto nel boschetto che ci conduce sui pratoni nei pressi dei Resti Romani e della “Ninfa Egeria” non appena si supera il ponticello al centro del pratone.A questo punto è meglio prepararsi alla parte più dura del percorso,poiché ci attendono 500 metri abbondanti di salita piuttosto seria;dopo il ponticello infatti si affronta una dolce pendio di circa 60 metri e tenendosi sulla destra si prende una ripida salita di circa 30 metri che ci conduce ad un tratto di piano di circa 200 metri dove si recuperano un po’ le energie.A questo punto si volta a destra e si attacca la dura salita che ci condurrà in cima al pratone della zona S.Urbano,scollinando al vecchio rudere.Siamo a 3 km di percorso,e si può ora rifiatare affrontando il lieve saliscendi del circuito in zona S.Urbano,che risulta di poco più di 1 km partendo dal rudere prima citato e seguendo il sentiero che attraversa il prato vicino all’Appia Pignatelli,si accosta alla fontanella del Vicolo S.Urbano,piega a destra riattraversando in leggera discesa il pratone e si conclude con uno strappetto di 150 metri che riporta al rudere.Per aumentare il chilometraggio consiglio di svolgere questo circuito 4 – 6 volte,poiche come vi accorgerete è gradevole e piuttosto allenante.A questo punto è ora di tornare,alla fine dell’ultimo giro,una ventina di metri prima del rudere,si imbocca un sentiero in discesa sulla sinistra,che ci conduce nei pressi della Ninfa Egeria;alla fine della discesa si volta a sinistra,200 metri in piano e poi si affronta una breve discesa che ci conduce presso i ruderi recintati della Ninfa.Si prosegue sul sentiero principale e si riprende poi la via del ritorno avendo come riferimento l’attacco dello strappetto in salita di 30 metri affrontato all’andata.Dal vecchio rudere del circuito prima descritto dove inizia per così dire il “ritorno” all’uscita dal Parco nei pressi del Domine Quo Vadis? sono 3,4 km…ed ora un po’ di stretching e poi una bella doccia!

Il percorso appena descritto,con un chilometraggio standard di 10 km abbondanti considerando 4 giri di circuito in zona S.Urbano,è consigliabile a podisti allenati,sia per la quantità che per la qualità del sentiero,che propone dei tratti in salita si non lunghi ma che possono senz’altro dare problemi a chi non avesse la gamba pronta.Personalmente ritengo più dura la parte di percorso all’andata,proprio per via di queste continue salitelle.I lavori che si possono svolgere con questo percorso sono senz’altro un buon medio collinare,un fartlek a riferimenti metrici prestabiliti o a sensazione,un medio con spinte aumentare in salita,un medio con andature nei giri del circuito,un crescendo con ritorno più spinto,ricordando che dal km 8 al 9 siamo in costante salita,non durissima,ma sempre salita,e tutti quei lavori che i podisti reputino poi adatti al tracciato ed alle loro caratteristiche e necessità personali.Riferendomi a podisti mediamente allenati,l’intero tracciato può essere svolto senza troppe difficoltà in 45’ - 47’,se si vuole spingere si può scendere sui 41’ – 43’ sfruttando le zone pianeggianti ed i giri di circuito,ma vedrete che non è poi così facile e che la fatica si farà sentire parecchio intorno al 9° km.

Ovviamente il parco offre parecchie alternative che potrete via via scoprire,in modo da poter rendere più duro o più morbido il vostro allenamento,nonché riducendo o aumentando il chilometraggio.

Ultima nota di carattere ambientale e climatico:la Caffarella è un parco “nuovo”,recuperato ed attrezzato da pochi anni,ed offre poche zone di ombra,laddove la boscaglia più anziana ha resistito.Per il resto la vegetazione non riesce a coprire con la sua ombra i sentieri o perché lontana da questi o perché ancora troppo bassa;in compenso però nella zona del circuito,più elevata,la brezza pomeridiana rinfresca e da sollievo.D’estate dunque non è il caso di avventurarsi dopo le 09.30 o prima delle 18.30,a meno che non ci si stia preparando per gare in situazioni di caldo intenso.
In inverno le ore migliori sono quelle a cavallo del pranzo o del primo pomeriggio.In giornate particolarmente fredde il terreno gela,ed è meglio allenarsi al mattino prima che il ghiaccio fonda e trasformi tutto in una poltiglia fangosa e scivolosa,provare per credere.

Riferimenti chilometrici per percorso standard di 10,4 km:

Partenza: Domine Quo Vadis?

Km 1: il cancello sulla sinistra al metà discesa dopo lo strappetto di inizio parco.

Km 2: lo scollinamento su tratto in piano prima del boschetto e della cascatella.

Km 3: il vecchio rudere all’inizio del circuito dopo la dura salita.

Km 4: primo giro di circuito.

Km 5: secondo giro di circuito.

Km 6: terzo giro di circuito.

Km 7: quarto giro di circuito,inizia il ritorno.

Km 8: all’uscita del boschetto e della cascatella.

Km 9: poco prima della salita in asfalto che conduce poi all’uscita della cancellata.

Km 10: nel Vicolo della Caffarella,l’ultimo cancello sulla destra prima della curva.

Km 10,400:Domine Quo Vadis?

Buon running a tutti da Daniele  Lanzarone


Scrivete  a Roberto Tognalini

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