EUGENE – L’esplosiva nona tappa della Diamond League cui abbiamo assistito ieri sera da Eugene, Oregon, il leggendario PreClassic, è stato ritenuto il più grande meeting della storia, secondo l’unico metodo utilizzabile, ovvero il ranking di World Athletics. Bè, con due record del mondo e un’infinità di altri risultati scioccanti, ci si poteva anche credere. Ed è così che la realtà editoriale più famosa al mondo, probabilmente, Citius Mag, ha sparato che il meeting di ieri sera è stato l’evento con più punti ranking della storia dell’atletica. Sbagliato.
Tutto quello che si è visto all’Hayward Field ha contribuito a portare il meeting di ieri sera alla cifra mostruosa di 98.121 punti, quale somma tra i punteggi “netti” degli atleti, ben 89.601 punti (record nel record), la qualità dei partecipanti (8280 punti, altro record) e bonus dei due record del mondo (250 punti). Ma in realtà c’è stato un meeting nettamente migliore, ed è stato quello che si è tenuto sempre ad Eugene, nel 2023, quando si ottennero addirittura 1000 punti in più, ovvero 99.156 punti!
In quell’occasione, ci fu la vittoria di Benjamin su Warholm sui 400hs (46.39 a 46.53), i 3000 di Yomif Kejelcha con il suo 7.23.64, Jakob Ingebrigtsen che correva il miglio in 3.43.73, i record del mondo di Gudaf Tsegay sui 5000 (14.00.21) e di Armand Duplantis nell’asta con 6.23, 3 donne sotto i 9 nelle siepi, 4 sotto i 10″80 nei 100 vinti da Shaericka Jackson in 10.70 e i 4 sotto i 9″88 nei 100 uomini. E ancora, Parchment 12.93 sui 110hs, ancora la Jackson 21.57 sui 200… insomma, un meeting clamoroso.